La nostra Federazione sostiene Paola e Claudio e li sosterrà nella loro ricerca della verità.
Buon giorno, siamo Paola e Claudio, i genitori di Giulio Regeni, che tutti voi ormai avete avuto modo di conoscere per la sua tragica uccisione avvenuta in Egitto nel febbraio del 2016.
Vi ringraziamo per la Vostra attenzione e per aver portato con voi nelle vostre rispettive Regioni il bracciale giallo, oggetto che veicola la nostra incessante ricerca di Verità e Giustizia per Giulio assieme a tutti i Giuli e le Giulie che giornalmente vedono violati i propri diritti umani.
Leggendo il titolo del congresso, ci è venuto spontaneo ricordare una frase di Giulio, che è stata ripresa già in altre occasioni, dal Governo dei Giovani di Fiumicello, paese in cui risiediamo, una frase che riassume a nostro avviso il rapporto tra Costituzione e Conoscenza.
Giulio, allora aveva 19 anni e frequentava l’ultimo anno delle Superiori allo United World College, il Collegio del Mondo Unito, negli Stati Uniti ed aveva risposto ad un’intervista per il decennale del progetto Governo dei Giovani.
Alla domanda: cos’è per te la libertà?
Giulio aveva risposto: …Uh, cominciamo con le domande facili, eh? “per me la libertà è la possibilità di esprimere te stesso a livello intellettuale all’interno di un sistema sociale capace di supportarti nelle tue scelte”.
Questa frase riassume con poche concise parole il percorso di vita di Giulio, che l’ha poi portato a voler approfondire sempre più sia tramite i suoi studi sia con le esperienze di vita reale, il rapporto tra conoscenza, condizioni sociali e ruolo delle Istituzioni. Tenendo ben presente l’aspetto delle relazioni umane, quali elementi fondanti della vita sociale.
Giulio, assieme a tanti giovani della sua età, rappresenta un salto di mentalità, rispetto alle generazioni precedenti, il Beatson, direbbe la mappa non è il territorio. Una conoscenza che si costruisce e modifica continuamente sul confronto tra le persone, sia a livello europeo sia a livello internazionale. Giulio come tanti e tante suoi e sue coetanee parlava tante lingue, cercando nel contempo di comprendere il pensiero e le radici culturali e storiche di chi le utilizza.
Purtroppo, non tutti cercano il dialogo allo stesso modo, non c’è ancora reciprocità su ciò, ma lui l’ha cercata con determinazione in tutte le persone che ha incontrato.
Mediante la ricerca del dialogo e del confronto aperto, mettendo a disposizione la propria idea di società e di valori di rispetto e considerazione di uguaglianza tra tutti gli uomini, crediamo possa dare un contributo a migliorare le condizioni di vita nel nostro mondo, ognuno col suo piccolo contributo personale.
Giulio, era andato in Egitto per la sua ricerca di dottorato, era andato per capire il mondo del lavoro, dell’economia, della vita delle persone, purtroppo non sapremo mai le sue considerazioni finali ma crediamo che fossero in linea con il miglioramento della nostra società a tutti i livelli con la diffusione della conoscenza e l’applicazione dei principi alla base della nostra Costituzione democratica.
In questo momento più che mai, conoscenza per noi significa diritto alla verità, sull’uccisione di nostro figlio.
Cogliamo l’occasione offertaci per lanciare un appello a tutti quelli che si rispecchiano nei valori della Costituzione: vi invitiamo a chiedere insieme a noi Verità e Giustizia per Giulio. Assicuratevi che in ogni sede della CGIL ci sia uno striscione giallo con Verità per Giulio Regeni.
Grazie, un saluto ed un abbraccio a tutti Voi, Paola e Claudio Regeni.
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