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Interventi delle delegate e dei delegati, pomeriggio del 18 dicembre

Riprende nel pomeriggio il dibattito in questa seconda giornata congressuale. I temi affrontati sono stati molteplici: il cambiamento climatico e la relativa emergenza, il ruolo delle RSU, l’inclusività, un dialogo felice con i giovani, uguaglianza sostanziale, autonomia differenziata, Europa, dispersione scolastica, formazione dei vari profili professionali, solo per citarne alcuni.

Apre la sessione Andrea La Camera dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, con una domanda (retorica) provocatoria: “Lo Stato quanta considerazione ha della ricerca?”. Quest’ultima è una risorsa fonte di progresso: per La Camera è necessario evitare che il denaro sia l’unico elemento di valutazione del lavoro svolto dai ricercatori, ma considerarne successi e insuccessi.

Andrea La Camera

Patrizia Donato, docente della scuola dell’infanzia, pone l’attenzione sul ruolo fondamentale delle RSU perché la rappresentanza sindacale “incarna la democrazia del lavoro”. Inoltre sottolinea che “dalla scuola dovranno arrivare risposte di inclusione e diritti umani contro la deriva populista attuale”.

Patrizia Donato

In riferimento al cambiamento climatico interviene Antonella Lai, lavoratrice presso ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), che ricorda i successi sindacali ottenuti, come l’aumento delle assunzioni e la sconfitta del precariato, nonostante i tagli dei finanziamenti.

Antonella Lai

Dell’emergenza climatica, invece, o, per meglio dire, del “disastro climatico” parla Matteo Slataper, componente CUG dell’Università di Trieste. “In pericolo è la civiltà umana perché elementi basilari come l’aria, l’acqua e il cibo sono in crisi. Questo andamento si ripercuote anche sulle migrazioni: ci sarà un flusso maggiore e, di conseguenza, un aumento del tasso di mortalità. Il sindacato deve occuparsi di questa emergenza perché ‘tocca gli ultimi’ guidando verso il cambiamento del modello economico”.

Matteo Slataper

Di una “nuova resistenza” volta alla difesa della Costituzione parla Graziamaria Pistorino, segretaria generale FLC CGIL Sicilia. In riferimento al regionalismo differenziato propone di essere presenti sul territorio, di rappresentarlo, di costruire reti, partendo da specifici bisogni al fine di soddisfarli.

Graziamaria Pistorino

Lilli Gargamelli segretaria generale della FLC CGIL Marche ha sperimentato, essendo stata docente, un modello di scuola dell’infanzia inclusiva. “I giovani sono i soggetti a cui bisogna rivolgersi per aggiornare il sindacato, ma è difficile costruire un dialogo dal momento che i lavori che svolgono adesso sono a noi sconosciuti perché lontani dalle nostre esperienze”.

Lilli Gargamelli

“Gli unici luoghi nei quali viene celebrata la Costituzione sono quelli della conoscenza” dice Pino La Fratta, coordinatore FLC CGIL Abruzzo-Molise. “L’obiettivo, però, deve essere esercitarla, perché la Costituzione non è un totem ed è necessario lavorare per renderne reali i principi. Ci dobbiamo impegnare su temi quali l’uguaglianza sostanziale, l’autonomia scolastica, l’edilizia e la sicurezza scolastica”.

Pino La Fratta

Pietro Patti, segretario generale FLC CGIL Messina racconta le problematiche della sua regione: “È fondamentale sottolineare che l’istruzione deve essere gratuita e per tutti, ma purtroppo la Sicilia è l’unica regione a non avere una legge sul diritto allo studio. Nonostante le migliaia di firme raccolte non è stata messa in dubbio la legge”. Il segretario è categorico nell’opposizione all’autonomia differenziata perché “con quest’ultima è in ballo anche l’autonomia democratica di questo Paese”.

Pietro Patti

"Per una riduzione strutturale delle diseguaglianze il sindacato deve comprendere il suo potere, esplicando non solo funzioni esclusivamente sindacali, ma andando al di là del suo ruolo", ammonisce Erika Picariello, segretaria generale FLC CGIL Avellino. Per questo motivo nel suo territorio, insieme all’ARCI e a Libera, la FLC ha costituito la rete SOMA, SOlidarietà e Mutualismo Avellino, per partire dalla capacità di lettura e di risposta del bisogno.

Erika Picariello

“A cosa serve la conoscenza nella società italiana?”, chiede Ivo Vacca, FLC CGIL Sardegna. “È l’elemento fondamentale che copre l’intero percorso a partire dallo 0-3 fino all’università: il dibattito deve quindi riguardare le competenze di ognuno di noi anche al di fuori del contesto sindacale”.

Ivo Vacca

“Il discrimine per la pensione non deve essere l’età, dato che l’aspettativa di vita aumenta con il passare degli anni, è bensì l’usura che deve essere valutata”. Così interviene Adriana Aloisi, la quale aggiunge nel suo intervento l’importanza del fattore diversità all’interno del sindacato per creare un confronto costruttivo.

Adriana Aloisi

Del lavoro all’interno di una scuola privata e delle relative difficoltà dà testimonianza Maria Cristina Salerno: “È stato difficile riuscire a ottenere i propri diritti in termini di rappresentanza nell’ambiente scolastico, che infatti è partita nel 2016 quasi clandestinamente. Questa è stata una grande vittoria”.

Maria Cristina Salerno

Antonella Distefano, FLC CGIL Catania, sale sul palco e parla degli obiettivi del sindacato: “Non dobbiamo deludere le persone che hanno riposto in noi la loro fiducia, vedendoci come l’ultimo baluardo in questa deriva. A questa aspettativa dobbiamo rispondere impostando i metodi giusti”.

Antonella Distefano

Dello stato del CODISIE (Coordinamento docenti per le istituzioni scolastiche italiane all’estero) porta una testimonianza Salvatore Fina, docente dell’istituto comprensivo di Addis Abeba, lamentando che lo Stato “ci tratta come l’ultima ruota del carro”. Il CODISIE si batte contro la logica dello smantellamento, ottenendo “risultati alterni”.

Salvatore Fina

Fabrizio Stocchi, responsabile struttura di comparto nazionale della ricerca, inizia con una critica sia al governo gialloverde e la legge di stabilità, che all’Europa dell’austerità che ha portato a un peggioramento delle condizioni di vita e lavoro: “L’Europa va rilanciata ma deve essere diversa, a questo proposito sono state giuste le rivendicazioni contro la finanziaria. La FLC deve concentrarsi sul rapporto tra la conoscenza e i temi di sviluppo e crisi, rilanciando la ricerca per il bene del Paese”.

Fabrizio Stocchi

Luisa Teruzzi, FLC CGIL Milano, prende parola e chiede concisa: “Voglio una formazione professionale inclusiva. Voglio una scuola laica e pubblica con la sua valenza educativa, non un parcheggio”.

Luisa Teruzzi

Di inclusività parla ancora Manuela Pascarella, FLC CGIL nazionale, che conclude la giornata di riflessioni e nuove proposte: “Purtroppo non è stata declinata come avremmo voluto nel contratto. Serve un organico stabile e combattere il paradosso delle cattedre libere coperte non da docenti di ruolo, ma da precari”.

Manuela Pascarella